1 aprile 2014

Se i miei calcoli sono esatti, quando questo aggeggio toccherà le 88 miglia orarie ne vedremo delle belle, Marty (cit.)


¡Hola!

Questo articolo sarà il primo di una serie di approfondimenti after the buzz, ovvero dopo il rumore iniziale, sui prodotti che sono stati (e continuano ad essere!) sotto la mia lente di ingrandimento.

Come promesso fin dagli albori di questo mio progetto, tornerò più volte (ove necessario) su ogni dispositivo di cui mi sono occupato (e di cui mi occuperò nel corso del tempo), perché ognuno di essi evolve, e non vive del solo periodo di recensione.

La critica che muovevo alle voci autorevoli della rete è sempre valida e sarà tema ricorrente in queste lande: non basta provare un aggeggio tecnologico per 2-3 giorni e decretarne in modo definitivo la validità o meno.
Le cose vanno analizzate con calma e nel tempo... Concordo sul dare un'idea iniziale ed arrivare ad una conclusione più o meno onnicomprensiva di un prodotto in un tempo ragionevole (cosa che credo di aver fatto finora), ma ciò non toglie che, con il passare dei giorni, poi, le cose cambino...

In questi 3 mesi ho avuto la possibilità di mostrarvi due prodotti completamente differenti tra loro, ma con molti più punti in comune di quelli che si potesse pensare: il motorola moto g (recensione) ed il google chromecast (recensione).
Differenti poiché, banalmente, sono due prodotti votati a compiti diversi tra loro: uno smartphone da un lato ed una pennetta multimediale dall'altro. Simili perché si nutrono dello stesso pane quotidiano (apps e contenuti multimediali) e perché, finalmente, riescono a dialogare tra loro con una semplicità disarmante.

Il moto g è un prodotto molto rodato, basato su una piattaforma (Android) decisamente matura: e devo dire che se la cava veramente bene (vi invito ad andare a vedere tutti i focus pubblicati); il chromecast, al contrario, è un vulcano in ampia attività. La piattaforma (ChromeOS con componenti di Android) è in continuo fermento, e l'SDK (per la creazione di applicazioni) è stato pubblicato da nemmeno due mesi: c'è sempre qualche novità dietro l'angolo!

Per questi motivi, quindi, voglio aggiornarvi su alcuni punti che penso possano interessarvi.



Per quanto riguarda il chromecast, ogni giorno che passa c'è qualcosa di nuovo da scoprire (sarà dovuto a questo il boom delle vendite) ed utilizzare (Rdio, Crackle, Vudu, Flips e tanti altri hanno aggiunto il supporto alla pennetta di Google).

Inoltre, google stessa non risparmia leaks di feature che arriveranno prossimamente: è questo il caso dell'icona Trasmetti Schermo (Cast Screen) apparsa (per i possessori di un dispositivo nexus) all'interno della barra delle notifiche, nell'apposita sezione dei toggle rapidi.


Una volta premuta si accederà al menù delle impostazioni dedicato alla condivisione dello schermo: accesso rapido, quindi, ad una funzione introdotta in Android Kit Kat (4.4) e rimasta un po' in sordina finora. In pratica, quel che sembra è che fra non molto sarà possibile eseguire il casting sul TV a partire dallo schermo del nostro dispositivo (il mirroring a video del telefono/tablet). E questa è veramente un'ottima notizia!

L'icona è poi scomparsa nel nulla così come era venuta fuori... ancora, probabilmente, non si è pronti per il lancio globale. Ma ciò non toglie che, almeno per me, questa sia una funzione veramente interessante. E non vedo l'ora di averla a disposizione!



Passando al moto g, ho effettuato maggiori test per quanto riguarda la durata della batteria, ed ho nuovamente avuto ulteriori conferme sulla bontà del prodotto:


2G, dati sempre attivi (con email in push, un po' di social network ed hanghouts a go-go), offline di notte (7-8 ore per volta), Wi-Fi attivo se disponibile, GPS sempre spento. Kill delle applicazioni non più in uso una volta attivata la modalità offline.
Circa 187 ore (più di una settimana) lontano dalla presa della corrente.

Test effettuato in una modalità definibile come particolare, ovvio, ma che potrebbe interessare a chi fa un utilizzo blando del telefono (ma sempre connesso alla rete dati per le notifiche), e che comunque può rassicurarci sulla grande autonomia del dispositivo: potrebbe capitare di trovarsi in situazioni in cui non si ha il caricatore, o comunque si ha la necessità di stare il più a lungo possibile lontani dalla presa della corrente con però il desiderio di essere comunque connessi alla rete dati.

Bene, il moto g permetterà di superare indenni queste situazioni!

Lo smartphone della casa alata continua a stupire per la sua robustezza e resistenza: l'altro giorno mi è caduto, fortunatamente non da un'altezza eccessiva (ero seduto), e non ha subito alcun graffio né null'altro, perfetto come il primo giorno.

E non sono il solo ad aver notato questa cosa nella blogosfera!


Erica è una bravissima video-blogger, che ha recentemente realizzato la sua recensione del dispositivo di motorola. Ma più volte, già in passato, ha affrontato l'argomento impermeabilità: per quanto ne sappiamo il moto g non ha certificazioni IP di nessun livello e, come vi ho riportato nei miei focus, tutte le componenti interne sono però idrorepellenti.

Questo ha spinto la coraggiosa nerd a cui piace filmare le cose (0.o) ad immergere per più di 30 minuti il suo moto g in acqua. Ed il device ha retto botta senza impallidire minimamente:



Non è un caso se il moto g sia il telefono di maggior successo di tutti i tempi per motorola, e che, in meno di sei mesi, la casa dalla m alata sia riuscita ad avere incrementi di mercato sensibili (ad esempio in UK è giunta al 6% partendo praticamente dallo 0%).

Che dire, ancora complimenti a motorola per l'ottimo smartphone che ha costruito e che ogni giorno si dimostra essere uno dei migliori prodotti realizzati da un po' di tempo a questa parte (per rapporto qualità/prezzo).

Certo... forse è meglio non esagerare (anche se la seconda parte del video è decisamente interessante) :D



Io, nel frattempo, ho continuato ad alternare nell'uso quotidiano le varie tipologie di back-cover di cui dispongo (shell, grip shell e flip shell), e posso aggiungere nuovi dettagli in merito (se foste interessati all'acquisto):
  • la flip shell è decisamente comoda, non lo pensavo possibile. Un po' come tutte le flip, dimenticatela se siete mancini, inoltre rende meno agevole l'uso della fotocamera (anche qui, se siete su Instagram ogni 2 minuti forse è da evitare)...
    Inspessisce un pochino il telefono (che già non è super-snello di suo) ma solamente di qualche millimetro, e non si nota molto la differenza. I materiali sono decisamente migliori rispetto alle altre tipologie di shell, poiché la flip è gommata e ruvida, il che rende la presa migliore, e perfino l'incavo con la M argentata è più profondo e dà un senso di bilanciamento superiore quando teniamo il telefono in mano.
    Il display del telefono, poi, si accende/spegne semplicemente sollevando/richiudendo la flip, il che è decisamente un plus; così come la possibilità di continuare a vedere il LED di notifica anche da chiusa.
    Attivando, infine, la terminazione della telefonata con il tasto di accensione/spegnimento (dal menù "Impostazioni > Accessibilità"), possiamo limitare ancor più l'interazione con il device a display coperto;
  • la grip shell mi ha un po' deluso: sì, è vero, protegge i bordi, ma allarga il device e dà un effetto di rimpicciolimento del display. Inoltre la gommatura permette da una lato di tenere il display sollevato dalla base di appoggio se lo si tiene capovolto, ma dall'altro rende meno pratiche le swipe che sempre più stanno avendo il sopravvento in Android (era ora...).
    I colori sono molto simpatici ed il contrasto è piacevole (parere personale), ma si verifica un grosso problema: l'accumulo di polvere aumenta a dismisura, poiché la gomma attira e trattiene i granellini, che andranno a depositarsi lungo tutto il perimetro della parte frontale... e, a meno che non amiate andare in giro con pezzette e armati di tanta pazienza, sarà meglio evitiate questa soluzione;
  • l'accoppiata shell classica + custodia in pelle rimane, finora, la mia scelta preferita: il device è protetto al 98% contro urti e polvere (rimane leggermente scoperta solamente la parte superiore per l'estrazione del dispositivo dalla custodia), anche se la flip shell potrebbe scalzarne il primato...

Motorola continua nel processo di aggiornamento delle applicazioni dal Play Store: in questo periodo praticamente tutte le app realizzate dalla casa ex-statunitense hanno ricevuto bug fixes e funzionalità aggiuntive.

Da segnalare il supporto a più calendari in Assist e la possibilità di scattare foto premendo il bilanciere del volume (funziona molto bene, sia con il tasto vol+ che vol-) per l'app Camera.
Anche Galleria ed Help hanno ottenuto qualche feature in più.

Una curiosità: girovagando tra i menù, ho scoperto che, tenendo premuto il tasto di spegnimento e successivamente premendo a lungo sulla voce "Spegni", sarà possibile riavviare il telefono in modalità provvisoria.

Una funzionalità, però, di cui non vi ho mai parlato finora, poiché non c'è mai stata l'occasione, potrebbe tornare è tornata (vedi poco più sotto) protagonista nei prossimi mesi.
Google è intenzionata ad obbligare tutti i produttori che offrano su di un loro dispositivo la propria suite di applicazioni (ovvero le Google Apps, quali Play, Gmail, Maps, ...) ad inserire nella schermata di avvio il logo powered by Android.


Motorola ha un servizio installato all'interno del moto g, chiamato Motorola Boot Services, che permette di modificare l'animazione di boot (l'animazione che viene visualizzata quando si accende il telefono) senza dover fare modifiche al firmware.

In passato (durante le feste natalizie), quando il dispositivo non era ancora disponibile nel nostro paese, un aggiornamento tramite Play Store portò sul moto g una animazione di boot differente, molto carina, tra lo stupore dei possessori: una bellissima novità che gli amanti della personalizzazione avranno sicuramente apprezzato.
Successivamente, terminate le festività, tutto è stato ripristinato alla normalità.


Ebbene, grazie a questa particolarità del moto g, si può supporre che prossimamente l'animazione di boot verrà aggiornata da Play Store con l'aggiunta del logo richiesto da Google.
Aggiornamento: e così fu, non è (solo) un pesce d'Aprile: motorola ha aggiornato l'animazione di boot del moto g (e del moto x) con il logo powered by Android... e non solo!

Animazione bellissima, in stile sci-fi (con addirittura lo Yeti, il mostro di Lock Ness ed un UFO), qui ne riporto un fotogramma ripreso dal moto x:



Altro punto, che avevo dimenticato di esporre nell'articolo dedicato alla personalizzazione del moto g, è che ne esistono (per ora non nel nostro mercato, e probabilmente non arriveranno mai) diverse varianti:
  • play edition (in USA e Canada): versione stock di Android Kit Kat con aggiornamenti gestiti da google;
  • dual sim (in India ed in Brasile): versione con 8GB di memoria che gestisce (da quello che si legge in rete, in modo soddisfacente) due micro SIM in dual stand-by;
  • music edition (Sud America): versione con 16GB di memoria, dual SIM e nella confezione di vendita ci sono le cuffie Tracks Air Bluetooth di SOL Republic;
  • color edition (sempre per il mercato Sud Americano): versione con 16GB di memoria, dual SIM e comprende quattro cover colorate aggiuntive.


Notizia recente è che sembrerebbe stare per giungere sul mercato (per lo meno in America Latina) una terza variante, denominata forte, le cui peculiarità dovrebbero essere una ancor migliore durata della batteria e la certificazione alla resistenza ad urti e polvere, come era per il vecchio Motorola Defy: o magari, sarà semplicemente una versione standard ma con grip shell in bundle...
Aggiornamento: e anche qui le mie supposizioni erano fondate... moto g Forte è stato reso disponibile in Messico e non è altro che il classico moto g con custodia grip shell in bundle.

Non dimentichiamoci, infine, delle voci sull'arrivo di una variante LTE del dispositivo (probabilmente solo in USA), voci che al momento però non troverebbero alcuna conferma.


Bene, vi rinnovo la mia promessa a tenervi continuamente aggiornamenti nel tempo su tutto quello che sarà oggetto dei miei test, cosa che è l'anima stessa di questa mia avventura...

A risentirci presto!