16 aprile 2015

bq "aquaris e4.5 ubuntu edition" recensione - let's begin the convergence!


Ci siamo: dopo averne visto unboxing e caratteristiche fisiche, dopo averlo avviato per la prima volta con una panoramica su sistema ed app preinstallate, e dopo averlo messo sotto torchio con una analisi del reparto multimediale e delle prestazioni complessive (tutti focus che vi suggerisco di sbirciare per saperne di più), è giunto il momento di tirare le somme sul bq aquaris e4.5 ubuntu edition!

Si comincia!


Il dispositivo nasce dalla partnership tra due aziende europee, bq e canonical: la prima che ha progettato e costruito il prodotto fisico, e la seconda che cura e segue lo sviluppo del sistema operativo, Ubuntu, installato sul device.

Per questo motivo il prodotto ha una doppia anima: una parte hardware ben rodata -visto che lo stesso telefono era già in vendita in variante Android- ed una parte software ancora all'inizio del proprio percorso di maturazione. Un lato, il telefono, che fa del suo meglio per supportare l'altro, l'OS, che al contrario tende un po' a frenare l'utilizzo.



Se sensori, reparto multimediale, SoC, memorie e scocche aiutano nel quotidiano, alcuni bug e alcune mancanze dovute alla giovinezza del sistema, di contro, ne rallentano la fruizione.


Il dispositivo ha un bel display da 4.5" dall'ottimo contrasto e colori fedeli che, in più, rende possibile l'utilizzo ad una mano. Nonostante la risoluzione non elevata, che si ferma al qHD, la lettura dei testi è piacevole e le immagini ed i video sono riprodotti correttamente.
Vi è, poi, un'ottima gestione della luminosità che aiuta sotto la luce diretta del sole o quando siamo al buio, con anche il supporto di un reattivo sensore di prossimità.


Lato multimedia se la cava discretamente grazie alla presenza di due fotocamere (posteriore: una 8mpx con doppio flash led ed autofocus; frontale: una 5mpx senza autofocus) che regalano scatti discreti (interpolati a risoluzione maggiore) e video in full-HD equiparabili a quelli di dispositivi di pari fascia di prezzo; ma anche grazie ai due speaker (capsula auricolare e altoparlante principale) che restituiscono sonorità forti e senza disturbi.
Non mancano due microfoni per la soppressione dei fruscii di fondo durante le chiamate e la registrazione stereo nei video.


Il LED di notifica c'è, funziona bene, ed aiuta a non perdere chiamate o messaggi ricevuti. Giroscopio, bussola digitale ed accelerometro non hanno problemi, e le uniche -trascurabili- mancanze sono i chip per la radio FM (e se c'è, manca una applicazione dedicata) e quello per l'NFC.

La gestione delle antenne (modulo radio, Wi-Fi e BT) è ottima: il dispositivo è un dual microSIM dual stand-by, ha il supporto per il procollo N wireless ed è in attesa dell'implementazione della versione 4.0 per le connessioni BT low energy. Ed in tutti e tre i casi lo scambio dati è molto buono.
Peccato che sia assente il supporto, anche solo per uno dei due slot, al 4G, ora che la rete veloce sta cominciando a diffondersi.


Durante le telefonate non ho riscontrato problemi di caduta di linea, ed anzi il telefono prende mediamente meglio rispetto a molti altri che sono passati sul mio banco di prova.
Inoltre l'accoppiata ottimo modulo radio ed ottimi speaker + doppio microfono fa sì che il nostro interlocutore ci senta agevolmente e che sia possibile utilizzare il vivavoce in automobile.



Allo stesso tempo, però, il software non è ancora completamente pronto per l'utente medio, o per chi cerchi un'esperienza completa out-of-the-box: è incredibile quanto, nonostante la giovinezza del progetto, l'interfaccia sia curata con tantissime animazioni, font, colori ed icone ben studiate (e che riprendono gli stili della variante desktop); ma anche che, egualmente, vi sia la mancanza di funzioni ormai ben diffuse su altre piattaforme.

Per gli smanettoni, stiamo parlando di una distro linux, il che significa poter avere il terminale, ed un accesso libero a qualsiasi area del sistema.


Scelta strana, invece, è quella di fornire all'utente tante applicazioni e scope preinstallati, magari di utilità secondaria, per poi lasciare l'onere di cercare sullo store l'app calendario od un client generico di posta elettronica.
Sinceramente avrei ritenuta più logica una tra le altre tre opzioni possibili:
  • approccio minimale, stile jolla: non c'è nulla sul telefono, devi installare tutto dallo store (e solo quello che realmente usi);
  • approccio opposto a quello scelto al momento: preinstallate ci sono le utility "serie" come il calendario, il client generico di posta elettronica e poco altro; tutto il resto (per me bloatware) se lo si vuole lo si va a cercare nello store (c'è lì apposta...);
  • approccio full: preinstallato sul telefono c'è di tutto di più, sia quello che troviamo ora e sia software che inspiegabilmente al momento chiunque è costretto ad andare a cercare sullo store.

Ad ogni modo non è certo questo un dramma...


i consumi sono mediamente elevati e soprattutto continui durante
tutto l'arco della giornata (anche se in stand-by o in modalità aereo)

da notare il bug che inverte le giornate ieri ed oggi
e la tastiera che rimane sopra la lock-screen

Di problemini più seri ce ne sono altri: non mancano diversi bug qui e lì, nonché qualche scelta "particolare" di posizionamento delle funzionalità all'interno dell'interfaccia (sulla quale tornerò in un mio prossimo focus dedicato all'OS): tutti dettagli che saranno per forza di cose limati solo con il tempo. Anche grazie ai feedback dati dagli acquirenti dello stesso aquaris e4.5.

La gestione della batteria al momento non è ottimizzata: nonostante i 2150 mAh non si va oltre il giorno di utilizzo. I consumi sono costanti nel tempo, anche quando il device è in stand-by o, addirittura, in modalità aereo! Segno che qualcosa da ottimizzare c'è...
E proprio un aggiornamento firmware previsto per prossimi giorni dovrebbe andare a sanare la cosa.


EDIT 18/04/2015: ed è arrivato! L'update r21 sembra aver risolto i problemi dei consumi anomali! Vi terrò aggiornati.




Nel complesso il dispositivo ha, tra gli altri, lo scopo di portare qualcosa di realmente tangibile sul mercato, in modo da far avvicinare al nuovo ecosistema sia gli sviluppatori ma anche gli appassionati od i semplici curiosi. Grazie anche all'entry ticket decisamente basso richiesto.

L'e4.5 ubuntu edition, infatti, è ormai in vendita libera per tutti sul sito del produttore (dopo le prime iniziali flash sales), ad un costo di 169.90€ più spedizione dalla Spagna. E per la cifra richiesta, almeno lato hardware, il rapporto qualità/prezzo è decisamente elevato.

Per quel che riguarda il lato software è forse troppo presto dare giudizi definitivi: l'OS è arrivato da troppo poco tempo sul mercato, ed è poco più che una beta.
Gli aggiornamenti sono costanti e arrivano tutti direttamente da canonical: sono convinto che in poco tempo, anche grazie ai feedback degli utilizzatori di questo device, si perfezioneranno le sbavature presenti.


Qui il mio video riassuntivo:



Se dovessi dare un voto per giudicare il prodotto mi troverei un po' in difficoltà: da un parte il reparto hardware è decisamente valido ed in linea con il prezzo richiesto dal produttore. Dall'altra vi è un OS nuovo che ha tutto da dimostrare.

Il mio lato nerd è ovviamente attratto dal dispositivo, e direi che un bel 8- non glielo posso assolutamente negare.
Con connettività 4G o con una risoluzione HD avrebbe superato ampiamente l'8.

Ma per l'utente generico non è ancora arrivato il momento di imbarcarsi sulla navicella aquaris e4.5 al di sopra dell'oceano Ubuntu. Questo, però, non è necessariamente un male.
In canonical lo sanno e questo dispositivo non è pensato per l'utente medio, ma per mostrare ai diretti addetti ai lavori l'avanzamento degli sviluppi. E soprattutto per dare la possibilità ai developer di terze parti di contribuire alla piattaforma e all'intero ecosistema Ubuntu.


Siamo davanti solo al primo dei tanti passi verso l'agognata convergenza rincorsa ormai da tutti i player sul mercato, chi seguendo una strada (condivisione servizi, separazione dei sistemi) chi un'altra (condivisione delle librerie ed unificazione dell'interfaccia utente).
Canonical ha scelto quella più difficile e lunga (con qualche chicca in più che dovrà arrivare).

Rimane solo da capire quanto tempo ci vorrà.



Come al solito, prima di salutarci, vi riporto qualche link a risorse utili:

Nonché quegli altri pochi punti di vista che ho trovato su di lui (praticamente nulla) in rete:

Bene: prossimo appuntamento la mia recensione di Ubuntu for Phone.
A presto!