11 ottobre 2015

Lo so, lo so! (cit.)


Beh ragazzi, prima o poi doveva arrivare veramente: l'autunno è ufficialmente iniziato e la bella stagione è alle nostre spalle... Ma non preoccupatevi perché per rinfrancarvi anche oggi ho un bel po' di cosucce da raccontarvi sui giocattolini sotto la mia lente di ingrandimento.

Benvenuti in una nuova puntata after the buzz!

Quindici giorni or sono ci eravamo lasciati con la promessa di un nuovo dispositivo in arrivo sul mio banco di prova. A causa di qualche ritardo nella spedizione, però, ne ho approfittato per continuare a smanazzare tutti gli altri in mio possesso: per questo motivo la puntata di oggi sarà ricca di novità.


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Ad ogni modo, alla fine il pacco è arrivato, quindi aspettatevi l'inizio delle mie prove già dai prossimi giorni!



Detto ciò, la parte da leone oggi non può che spettare al chromecast (qui le mie considerazioni dopo un anno di uso) il dongle multimediale di google che, dopo circa due anni e mezzo dalla prima apparizione, ha finalmente avuto un successore. Anzi due!

Se nell'ultimo mese non avete vissuto nella giungla, o se mi seguite più o meno attivamente, saprete già di che cosa sto parlando: della rivisitazione 2015 della pennetta di BigG e del nuovo chromecast audio pensato per il solo casting di flussi musicali.


Visto che questa seconda generazione non porta molte novità fondamentali (almeno per il momento si annovera solo il Fast Play, che comunque non sarà attivato prima del 2016), la cosa più interessante di tutte è la rinnovata applicazione companion per Android ed iOS.

Finalmente l'app è identica su entrambi gli OS, grazie al completamento dell'adozione del Material Design, e fondamentalmente dà accesso alle stesse funzionalità (ad eccezione del mirroring che per ovvi motivi può funzionare solo sul robottino verde).





Le nuove funzionalità introdotte (what's on, find app, devices, le nuove API per i videogiochi e le nuove sorgenti per backdrop -presto ne arriveranno altre-) non sono tante se ragioniamo per "numero". Ma esse sono sicuramente molto interessanti ed in qualche modo vanno un po' a stravolgere (in meglio) quella che era l'esperienza d'uso fino ad oggi.

Per questo motivo non potevo non preparare un video con cui spiegare in dettaglio ogni nuova introduzione, nonché buttare giù le mie impressioni sui due nuovi arrivati nella famiglia chromecast che, tra l'altro, sono già disponibili all'acquisto:



Mentre decidete se può valer la pena o meno acquistare i nuovi dongle multimediali di google, qui e qua trovate rispettivamente due guide per poter accedere via chromecast ai contenuti di SkyGo e Premium Play.



Ma cambiamo completamente argomento...

Sono quasi passati sei mesi da quando li ho recensiti, ma da allora continuano tanto a far parlare di sé: mi sto ovviamente riferendo al bq aquaris e4.5 (qui la mia review del telefono) e al sistema operativo che lo muove, Ubuntu Phone (qua la review dell'OS).


A dire il vero le tante "chiacchiere" spesso non si riferiscono allo smart-phone (a proposito, qui una guida nel qual caso ne aveste rotto il display), quanto più al sistema operativo che lo muove.
Nonostante di device spinti dalla versione mobile di Ubuntu non ne siano ancora stati venduti a palate (qui qualche stima assolutamente non ufficiale), sembra che ben presto nuovi modelli saranno immessi sul mercato.
Purtroppo, il vero -e promesso per la fine dell'anno- telefono convergente non vedrà la luce prima del 2016, anche se i lavori lato software stanno procedendo alla grande.

Davvero un gran peccato, soprattutto ora che microsoft ha presentato la sua versione -limitata- di convergenza (Continuum), e che ogni ritardo si trasforma in occasioni perse per allargare l'interesse degli sviluppatori sulla piattaforma.

Nota positiva comunque è il fatto che, tra web-app, scopes e -poche- app native, lo store di Ubuntu Touch si sta in qualche modo popolando: siamo a 2000 presenze, il che per un OS appena nato non è proprio un numero irrisorio. E ce ne sono anche di interessanti.

Il tragitto finora percorso da Canonical e da tutta la community è stato molto lungo, con alti e bassi ma soprattutto con la voglia di lasciare il segno. Ed è per questo motivo che, solo nell'ultimo anno, di cambiamenti ce ne sono stati molti, e molti altri ne arriveranno.


A proposito di cambiamenti: siamo a ottobre! Si comincia a sentir odore di OTA-7. Il rilascio per ora è confermato per il 19 (arriverà per tutti i device in contemporanea) ed i lavori sembrano procedere per il meglio.
Tra le novità in arrivo (oltre ai tanti bug fixes) c'è il gran lavoro svolto su Unity, ormai in stato di freeze per le features previste (qua una demo del work in progress).

Non vedo l'ora di provare la nuova release (nonostante si stia già pensando alla successiva e a miglioramenti correlati): di essa sicuramente ve ne parlerò in modo approfondito, visto che alla sua uscita saranno effettivamente passati i sei mesi dalla mia recensione, e dovrò provvedere come mio solito con un focus semestrale (:P).


Chiudo su Ubuntu riportandovi che i lavori di porting dell'OS sul 1+ one procedono grazie all'arrivo del supporto per le reti cellulari.




E visto che l'ho appena introdotto, vi do qualche aggiornamento lampo sul phablet della start-up cinese oneplus (qui le mie considerazioni sul one dopo un anno).

Notizie lampo come quella delle vendite annunciate per l'India: consegne in meno di 60 minuti dall'acquisto o verrete rimborsati! Mica male...

Sempre rimanendo nel continente indiano, domani 12 ottobre si terrà un evento durante cui probabilmente (anzi sicuramente considerando l'arrivo all'FCC) sarà svelato il oneplus x (o forse più di un modello), sempre che questo sarà il nome definitivo.
Come vi avevo preannunciato qualche giorno fa, il device andrà in sostituzione del one: non si tratterà di un top di gamma, ma in sostanza di uno svecchiamento del modello dello scorso anno presentato in una forma pensata per attirare più chi guarda all'estetica rispetto a chi punta alla forza bruta (loro potranno acquistare il oneplus 2 sempre domani: vi sarà un'ora di vendita libera da inviti).

In più sarà l'arma per sbarazzarsi definitivamente di CyanogenOS (vista la sicura presenza della OxygenOS)...

A meno di grandi sorprese, penso che questa sarà una delle ultime volte che continuerò a parlarvi di oneplus.



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Su chi c'è invece sempre qualcosa di nuovo da dire è sicuramente jolla, e per diversi motivi!

Tanto per cominciare, visto che al momento è il mio unico device con il supporto alle reti 4G (e visto che alla fine ho deciso di attivare una scheda solo dati LTE), sto utilizzando lo jolla phone (qui le mie considerazioni dopo 12 mesi di utilizzo) per capire quanti e quali benefici tale connettività dati possa effettivamente portare.

La nano SIM della 3 che ho acquistato dallo store online dell'operatore ha impiegato una settimana (!!) ad arrivare, ma non avendo fretta ho potuto aspettare senza particolari fregole.
Certo è che -se posso dare un consiglio- occorrerebbe velocizzare i tempi di spedizione e consegna...

Ad ogni modo, una cosa che posso dire già da ora è che il 4G consuma una marea di banda in più rispetto al caro e vecchio 3G: uno speed test rapido tira giù qualcosa come il 2% del limite mensile a disposizione (che è di 3GB -per ora, visto che entro sei mesi diventeranno 4 e dopo altri sei mesi 5).
Cosa che, invece, non va giù alla stessa velocità (per fortuna!) è la batteria.
Dai pochi test che ho effettuato finora, i consumi sono grosso modo allineati con quelli del 3G (ma infinitamente maggiori di quelli sotto rete 2G... chiaramente...).

Insomma per adesso sono soddisfatto (soprattutto quando c'è copertura) e ci tenevo a riportarvi che lo jolla si comporta decisamente bene con le reti veloci, nonostante sia un dispositivo di fine 2013.





Altro motivo, poi, per cui c'è da disquisire sulla start-up finlandese è perché F-I-N-A-L-M-E-N-T-E sono iniziate le spedizioni del tablet. Ed i primi esemplari (come potete vedere dalle foto, qui quelle della confezione di vendita) stanno arrivando ai rispettivi destinatari!

Mi ero già espresso in merito (e infatti non ho partecipato alla campagna di finanziamento): personalmente non lo ritengo particolarmente interessante, anche se è ovviamente l'arma di jolla per uscire al di fuori dai pochi mercati per ora coperti, ed inoltre è l'unico nuovo dispositivo su cui l'azienda ha lavorato.
E questo mese dovrebbe arrivare in India il primo dispositivo non-jolla a montare Sailfish OS: l'Intex Aqua.
Non se n'è più sentito parlare, chissà che fine avrà fatto e se sarà rispettata la roadmap...

Comunque, adesso che Sailfish OS è giunto per tutti in versione 2.0 (qui la mia prova), i ragazzi possono concentrarsi su attività secondarie (ma comunque fondamentali) legate a tale versione.
Come ad esempio il rilascio del nuovo SDK allineato con l'ultimo update, o ad aggiornare la documentazione per gli sviluppatori.

E a proposito di sviluppatori, il terzo motivo per continuare a chiacchierare di jolla & co. è sicuramente il grande lavoro che la community (ad esempio via openrepos -che ha da poco superato i 3M di download-) continua a fare attorno al progetto:




Ma a proposito di pebble!

Mentre siamo ancora in attesa del promesso update per i vecchi classic e steel (qui le mie considerazioni dopo un anno di uso) che dovrebbe arrivare in concomitanza con la commercializzazione (i primi di novembre) del nuovo time round, la start-up nordamericana ha aggiornato nuovamente l'applicazione companion per iOS (versione 3.3) dedicata ai nuovi time.

Nota interessante è il fatto che il prossimo update firmware non porterà la versione 3.5 (al momento sui nuovi time c'è la 3.4) ma si salterà direttamente alla 3.6. E personalmente sono molto incuriosito da quale potrà essere il numero di versione che giungerà sui vecchi modelli, e soprattutto quante delle nuove features effettivamente saranno presenti.
Ad ogni modo, non appena sarà rilasciato aspettatevi un mio focus dettagliato al riguardo!


Prima di passare al prossimo giocattolino, volevo riportarvi una cosa che mi ha fatto davvero imbestialire.

Quando recensii lo steel sottolineai subito il fatto che l'aggancio proprietario dell'orologio fosse uno dei pochi aspetti negativi del dispositivo. E soprattutto che tale aggancio magnetico fosse sì comodo ma comunque "discutibile".

Bene, anzi male, il cavetto che permette la ricarica dello smart-watch ha definitivamente ceduto dopo mesi di instabilità.


Come potete notare dalla foto, uno dei due pin che fanno da contatto per la ricarica dell'orologio è saltato fuori (al momento sfrutto lo stesso aggancio magnetico per non perderlo).
In pratica sarò costretto ad acquistare un cavo di ricambio che, se preso originale, mi costerà 20€...!

Bah!



Meglio cambiare discorso. O per lo meno dispositivo...


Anche per il flame (qui la mia recensione del telefono e le mie impressioni dopo 6 mesi d'uso) e Firefox OS (qua la mia recensione dell'OS) c'è ancora da aspettare...

Ma non per molto: in novembre l'attesa versione 2.5 sarà (teoricamente) rilasciata, e con essa giungeranno una marea di novità.

Ma ancora più interessante è la lista delle tante funzioni su cui mozilla e community stanno lavorando (non tutte arriveranno con il firmware 2.5):
  • il supporto agli add-on, un "Customizer" per le applicazioni ed un "Hackerplace" per quelle sperimentali;
  • il "P2P Sharing" per condividere con persone nelle vicinanze apps, add-ons, temi;
  • il "Theme Editor", nuovi temi e sfondi;
  • "Bugzilla Lite" per riportare eventuali bug, gli "Achievements" e "BuddyUp" per trovare velocemente risposte a problemi con il dispositivo;
  • "Webmaker", la possibilità di sostituire tutte le applicazioni di sistema (Dialer, Messaggi, Contatti, ...) e lo sblocco di tutti i permessi nella modalità developer;
  • app per la produttività (Note, Calcolatrice, etc, che effettivamente se vi ricordate avevo dovuto installare a parte), applicazioni social come Twitter, Facebook, Yammer ed altre, e un IRC client;
  • miglioramenti a WebIDE, aggiornamenti OTA, supporto RTL, comandi vocali (speech API) e nuove API, navigazione privata, pin delle app;
  • e tanto altro ancora (anche per il mondo TV)...


Il 2015 è stato particolare per Firefox OS: se due anni fa c'era fermento per la nuova piattaforma e l'anno scorso sono arrivati tanti dispositivi a supporto del nuovo progetto, quest'anno c'è stata tanta magra.
A complicare le cose la partenza qualche mese fa di una delle figure più importanti del progetto, ed il completo cambiamento di strategia.

Il board di mozilla si è però arricchito di una nuova figura, Ari Jaaksi, il nuovo Senior Vice President del settore Connected Devices dell'ente. Egli sarà il responsabile per Firefox OS, ed avendo in precedenza lavorato su MeeGo, webOS e Sailfish OS si suppone possa portare una ventata di aria fresca per tutto il team e per il futuro stesso della piattaforma mobile.

Non che comunque le cose vadano completamente a rotoli, sia chiaro... L'ecosistema è in crescita, ci sono tante app da provare, e gli sviluppatori sono costantemente invogliati ad avvicinarsi all'OS grazie ai tanti progetti e tool messi in piedi dalla community stessa.


Prima di passare ad altro, ci sono buone nuove lato porting: Firefox OS è stato reso disponibile per tanti dispositivi nel corso del tempo, ma ad essi si sono aggiunti ben 5 nuovi device marchiati sony (qui una guida per fare il build ed avviare l'OS sui device)!




Come volevasi dimostrare, chi invece di aggiornamenti non ne riceverà più dopo l'ultimo attesissimo Lollipop 5.1(.1) è il moto g (qui le mie considerazioni dopo un anno di uso).

Motorola ha pubblicato la lista di tutti i device che saranno aggiornati ad Android 6.0, ed il nostro piccoletto non è presente. Non che la notizia crei scandali particolari: sono passati ben più di 18 mesi dalla presentazione del dispositivo a fine 2013...

La stessa casa dalla m alata ne ha approfittato anche per avvertire che alcune delle sue moto apps non saranno più aggiornate e/o preinstallate a partire da Marshmallow.
Fondamentalmente google ha "cannibalizzato" tutte quelle piccole e utilissime funzioni introdotte da motorola a partire da Android Jelly Bean, rendendole parti integranti del robottino verde. La casa ha perciò saggiamente deciso di rimuoverle, poiché inutilmente in concorrenza con quanto già offerto -ora- nativamente dalla piattaforma.

Fu così per la funzione trusted device (integrata nello smart lock) con il passaggio da Kit Kat a Lollipop, sarà così per assist e migrate (integrate nel do not disturb e nella migrazione dei contenuti) con il passaggio da Lollipop a Marshmallow.
E chissà che a causa del nuovissimo sensor hub di Android anche moto actions, moto display e moto voice potranno essere deprecate quando sarà ora di passare da Mashmallow ad "N" (vista la presenza di ambient display, ok google ed il rilevamento della posizione fisica del telefono).

Lo scopriremo tra un anno...

Da una parte è un peccato vedere come tanto lavoro venga messo da parte, ma dall'altra apprezzo la pulizia e la coerenza con la quale motorola cerchi di lasciare il sistema il più pulito possibile evitando doppioni inutili o funzioni che, una volta facenti parte del core del sistema, risultino sicuramente più funzionali di eventuali layer secondari aggiunti al di sopra.

Va bene così motorola, ma ora dacci il nostro aggiornamento...!




Ultimo per oggi, ma non certo per demerito o meno importanza, è il cardboard (qui la mia recensione), il visore per la realtà virtuale di google.

Tanto per cominciare mattel e BigG hanno finalmente ufficializzato (per lo meno in America) la versione in plastica pensata appositamente per i bambini.
Ma è proprio ai pargoli che mirano parte dei progetti di google (le Apps for Education): ve le avevo anticipate quest'estate ma ora anche le Expeditions stanno arrivando nelle scuole degli Stati Uniti.
Il programma ancora in versione sperimentale prevede un set di visori e un software centralizzato sul device del docente per guidare una spedizione di tutta la classe all'interno di ricostruzioni virtuali di luoghi di interesse.


La realtà virtuale sarà utile per l'insegnamento? Google ci crede e magari può anche aver ragione: di certo è un'esperienza interessante che può coinvolgere contemporaneamente un'intera classe di studenti e allo stesso tempo può facilitare la spiegazione di alcuni concetti visto l'ausilio di un software dedicato (e sotto il controllo dell'insegnate).

Se invece il "viaggetto" vorreste farvelo da soli e già da questo momento, allora non esitate ad aggiornare Street View sul vostro dispositivo visto che da qualche giorno supporta il cardboard per esplorazioni immersive!


Per chiudere in bellezza vi riporto tre elenchi di giochi e applicazioni da provare con il vostro visore.



E per oggi direi che è davvero tutto.
Alla prossima puntata!

Ciao :-)