23 aprile 2016

Ricorda sempre che sei unico, esattamente come tutti gli altri (cit.)


Ciao ragazzi!

Sono passate tre settimane dall'ultima puntata afterthebuzz, ed io ho già un mucchio di cose da raccontarvi...!

La puntata di oggi, però, segna anche la fine di un'altra "era"...

Ma, prima di passare alle news sui vari device, voglio annunciarvi che ho completamente modificato la struttura della pagina dedicata a raccogliere tutti gli articoli e focus che nel corso del tempo ho pubblicato -e pubblicherò- su ogni dispositivo.

Ho sostituito il vecchio unico elenco (che cominciava ad essere poco gestibile) con tante pagine dedicate, una per ogni giocattolino passato -o di passaggio- sul mio banco di prova.

In ogni scheda vi è una breve introduzione al device di turno, un'area dedicata ai focus principali, e poi il vecchio elenco riassuntivo con l'evoluzione nel tempo dello specifico device. In questo modo tengo anche fede alla mia promessa fatta fin dall'inizio dell'avventura del blog!

Dateci un'occhiata e fatemi sapere che ne pensate: personalmente ritengo che, ora, la sezione sia molto più fruibile, e spero che la possiate trovare utile.


Bando alle ciance: adesso si comincia!

Pebble, Steel & Pebble OS



Sono trascorsi esattamente due anni da quando spacchettavo e recensivo il fantastico smart-watch in acciaio della piccola start-up nordamericana pebble, il pebble steel.

Come mi ero ripromesso (e come ho già provveduto a fare con i primi due dispositivi passati sotto la mia lente di ingrandimento dall'apertura del blog), oggi è arrivato il momento di mandare in pensione anche lui. Certo è che, se nei prossimi mesi dovesse uscir fuori qualcosa di rilevante, sarò il primo a tornare sull'argomento.

Da un anno a questa parte (e quindi dal mio articolo riassuntivo su pebble, sull'evoluzione dell'ecosistema e sullo steel) qualcosa è cambiato: la presentazione dei nuovi time, che sembravano essere poco più che un aggiornamento annuale rispetto ai modelli classic e steel, ha in realtà dato un silente taglio netto con il passato.
Sebbene non fosse chiaro fin da subito, oggi è facile intuire che i progetti di pebble per i mesi a venire stanno lasciando fortemente indietro tutto ciò che non sia parte della nuova famiglia.

Ci sono voluti 8 mesi per portare la Timeline, il nuovo ramo 3.x di Pebble OS (la mia anteprima per steel e classic), sui vecchi smart-watch: presentata in Aprile, la nuova UI è stata rilasciata solo a partire da Dicembre. E quello che è arrivato è per 2/3 incompleto.

Mi spiego meglio.

Le funzioni fondamentali introdotte dalla nuova versione del sistema operativo sono essenzialmente tre:
  • per prima cosa c'è stata la riorganizzazione delle notifiche e degli eventi a mo' di linea del tempo, la Timeline appunto, che potremmo banalizzare con un "notifiche = passato ed eventi programmati = futuro". Ad essi si aggiungono le informazioni generate dalle app, come il calendario o il meteo, che possono impreziosire la nostra linea temporale, e gran parte di tali applicazioni sono state rese compatibili anche per i vecchi orologi;
  • la seconda cosa sono le funzioni vocali, la possibilità di interagire tramite la nostra voce per eseguire alcune operazioni come rispondere ai messaggi ricevuti. Ovviamente è necessario un microfono per poterle utilizzare e, visto che i vecchi modelli non ne hanno uno a disposizione, era ovvio che tali feature sarebbero state estromesse dal firmware modellato per i vecchi classic e steel;
  • la terza è Health: la piattaforma per la gestione di tutti quei parametri legati al fitness -o affini- su cui sta virando definitivamente il mercato dei wearable. Questa piattaforma non è compatibile con i vecchi modelli, e a dirla tutta non mi è ancora completamente chiaro il perché. Mi sembra tanto una di quelle classiche "scelte commerciali" attuate per spingere le vendite dei nuovi modelli...
Ma, ve ne avevo già parlato l'ultima volta, pebble si trova in una fase molto delicata. Da una parte è colpita dalla pressione dei competitor, sempre più agguerriti, e dall'altra risente fortemente della riduzione dei finanziamenti su cui una azienda nuova e di piccole dimensioni (come la start-up nordamericana) deve necessariamente affidarsi per sopravvivere.

Ciò purtroppo ha indotto al licenziamento di una bella fetta di dipendenti, e fa chiaramente capire che le risorse debbano essere riorganizzate e si debba restringere il campo d'azione. Per questo motivo, come ricordavo qualche settimana fa, pebble sta puntando -visto l'andamento del mercato- molto più su Health e sui controlli vocali piuttosto che su altri aspetti. Il che fa presagire un interesse sempre minore verso i vecchi modelli.

Non che io sperassi in un supporto eterno, sia chiaro... E soprattutto considerando che quello che lo steel o il classic facevano fino a ieri continueranno ad eseguirlo nel tempo con o senza aggiornamenti futuri (perlomeno finché si parlerà di notifiche, watch-faces o altre funzionalità core di base).

Quello che ci tenevo a sottolineare, però, è che a partire da Dicembre 2015 (quando finalmente sono ripresi gli update anche per i due vecchi modelli) in realtà di novità tangibili -a parte la Timeline- non ne sono arrivate.


I firmware 3.8.2, 3.9, 3.9.1, 3.9.2, 3.10 e 3.10.1 (tutti rilasciati negli ultimi 4 mesi), nonostante le diverse nuove funzioni che hanno aggiunto sulla famiglia time, per i vecchi modelli si sono limitati a portare le jumboji e a modificare lievemente il funzionamento del risparmio energetico (che si attiva quando la batteria è in esaurimento).
Anche il recente rilascio del firmware 3.11 (seguito a ruota dal 3.11.1), che -nuovamente- ha potenziato in modo sensibile la famiglia time (con l'espansione delle risposte vocali, una miglior gestione delle vibrazioni e dei reminders, nonché migliorie alle Health API & co.), sui vecchi modelli non si è spinto oltre ai pochi necessari fix (spesso a bug introdotti con i precedenti firmware) o a migliorie per le prestazioni del sistema.

E poco importa se pebble ha finalmente deciso di rinominare la Pebble Time companion app per iOS ed Android semplicemente in Pebble, deprecando la vecchia applicazione e cercando di unire sotto un unico ombrello tutti i suoi orologi.

Ironicamente, purtroppo, le differenze d'ora in poi saranno sempre più marcate.

Ma non fa niente, questo non è un addio!
Lo steel (e come lui il classic), infatti, continuerà a fare il suo dovere, cioè quello di segnalare la presenza di notifiche e di farci abusare un po' meno dei nostri smart-phone, lasciando ai modelli successori l'onore di un distacco maggiore (grazie ai comandi vocali) ma soprattutto anche l'onere di pensare alla nostra salute...



Cardboard & VR



Ormai manca poco: il 18 Maggio 2016 inizierà la tre-giorni dedicata al mondo google e ai suoi prodotti, il Google I/O!
E da quel che si è riusciti a capire si parlerà molto di realtà virtuale, realtà aumentata e mixed reality.

BigG ha le zampe in ognuno dei tre rami, grazie alle piattaforme Cardboard (con VR view), a Project Tango e ai suoi investimenti nel segretissimo progetto Magic Leap, di cui forse ne sapremo qualcosa in più.

Nel mese di Aprile google ha lavorato e rilasciato avanzamenti per ognuno dei tre rami.

Per quanto riguarda la VR e nello specifico la visione di filmati immersivi, YouTube ha annunciato di aver abilitato lo streaming live di video 360° (qui un'intervista a Neal Mohan al riguardo) con tanto di supporto allo Spatial Audio per i video on-demand. E questa nuova funzionalità sarà sfruttata per mandare in onda gratuitamente parte dei concerti del festival Coachella.
Ormai non è più "così costoso" (a livello amatoriale, prosumer o professionale) realizzare filmati immersivi, e grandi nomi come facebook e youtube (o perfino nokia e gopro) vogliono sicuramente affrettarsi a catturare il maggior numero di contenuti possibile.
Intanto google ha rilasciato il suo primo corto completamente 360° che è davvero davvero bello, nonché il trailer del prossimo episodio della serie Spotlight Stories che è stato mostrato in anteprima al Tribeca Film Festival (durante il quale, quest'anno, la VR l'ha fatta sicuramente da padrona tramite esperimenti, installazioni, etc).
Inoltre sembra che Android N (e qui ne sapremo davvero di più fra un mesetto) abbia integrato un servizio di supporto al VR: non è ancora chiaro a cosa possa servire, ma è certo che BigG spingerà ancor di più in quella direzione.

Per quanto riguarda invece l'AR, Project Tango continua a catturare attenzione e consensi da parte degli sviluppatori, in attesa di diventare un vero e proprio prodotto commercializzabile (vero lenovo?). Anche in questo caso, inutile ripeterlo, occorrerà attendere l'IO2016 per vederne di più.

Così come ci tocca ancora attendere per sapere cosa bolle in pentola per il progetto Magic Leap: cosa c'è dietro, come funziona, cosa permetterà di fare, etc. Sono tutte domande a cui non si hanno risposte. Al momento di certo vi è solamente un video demo, rilasciato da pochi giorni, che secondo me -voi mettetela un po' come vi pare- sembra davvero intrigante!



In tutto questo presentare di nuovi progetti e future realtà, di certo la piattaforma Cardboard (la mia recensione e le mie considerazioni dopo 6 mesi) ed il piccolo visore in cartone che ha avvicinato le masse alla VR non sono stati dimenticati.
Anzi, tra applicazioni, giochi, video, porno, spedizioni, o addirittura sessioni artistiche da provare, ormai c'è solo l'imbarazzo della scelta!



AndroidTV & Cast



Un rapido aggiornamento sulle due piattaforme per l'intrattenimento domestico di google (il mio confronto).

Tanto per cominciare philips non ha ancora risolto i problemi che segnalavo nella scorsa puntata: spero che si sbrighino a rilasciare un nuovo firmware per il 50put6400/12 (la mia recensione) perché l'ultimo è davvero scadente :-(

Detto ciò, se voleste provare qualche gioco per Androidtv, qui trovate un elenco dei migliori 12 da giocare con un controller. Invece, se foste alla ricerca di una app companion per controllare il vostro TV con il cellulare, qui trovate una top 10.

Passando alle applicazioni, netflix si è aggiornata aggiungendo il supporto alla ricerca vocale: era ora, anche se con il mio modello di TV purtroppo non posso provarla. E rimanendo in tema netflix + cose che non posso provare, il gigante dello streaming riverserà nel corso dei prossimi mesi i propri contenuti originali in HDR. Inoltre, stanno arrivano i primi contenuti HD bluray che finalmente porteranno su supporto fisico il 4K.

Rimanendo in tema 4K e HDR ma spostandoci sulla seconda piattaforma di google, Cast, la partnership con vizio (di cui vi avevo parlato tre settimane fa) è stata estesa anche a nuovi modelli, questa volta di fascia media (m-series). In più, i dongle di BigG in versione 2 sono sbarcati ufficialmente in India, e qui e qua trovate una selezione di ben 30 applicazioni per Android -compatibili con la pennetta- da provare.


Androidtv o Cast? Mi sa che google non sa proprio decidersi...



Raspberry Pi 3



Come forse avrete notato, se mi seguite sul canale YouTube, sto pubblicando diversi focus sul micro-computer made in U.K., il raspberry pi 3 (la mia recensione) con i quali cerco di mostrarvi cosa è possibile fare con il piccoletto.

Lo scopo è di creare alla fine un articolo riassuntivo con tutte le prove, con le mie considerazioni e consigli su come muoversi e su come armeggiare con il dispositivo.

Ad ogni modo, di distribuzioni da provare ce ne sono una marea ed io sto cercando di fare una selezione, altrimenti potrei continuare a caricare video all'infinito... Per questo motivo ne approfitto per segnalarvi un trio di OS da provare e che io non vi mostrerò in video: RaspAnd, RaspArch e RaspEx.


Per i più smanettoni, invece, vi segnalo qualche tutorial:

Insomma di possibilità ce ne sono veramente una marea: l'unico limite è davvero la nostra fantasia. Io devo ancora capire come sfruttarlo, e quindi continuerò a provare, riprovare e smanettare...!



Ubuntu Phone


 

Dopo aver riassunto l'ultimo anno passato in sua compagnia, oggi è già di nuovo tempo di aggiornarvi sull'incarnazione mobile dell'OS di mamma canonical, Ubuntu Phone.

Tanto per cominciare è stato rilasciato un piccolo OTA (il 10.1) per chiudere alcune falle di sicurezza. E poi è stato distribuito il nuovo SDK completamente scritto in QT5.6 per la nuova fiammante versione 16.04 dell'OS.


Per quanto riguarda il bq m10, il primo tablet Ubuntu convergente, si è chiusa la fase dei preordini (già consegnati) ed è stata aperta la vendita ufficiale (qui una lista di 10 accessori compatibili). Le prime impressioni di chi lo ha provato sono -come sempre succede in questi casi- discordanti: c'è chi dice che va male, chi riscontra problemi, chi invece grida al miracolo e chi apprezza il lavoro fin qui portato avanti.

Secondo me è ancora troppo presto per dare giudizi definitivi. La piattaforma non è matura ed il device è stato immesso (esattamente come accadde un anno fa con l'e4.5) per far avvicinare i developer e gli addetti ai lavori ai nuovi sviluppi.


Prima di passare al prossimo argomento, però, vi segnalo un gioco, tre (1, 2, 3) applicazioni da provare ed i vincitori del contest per i miglior scopes.



Sailfish OS & Firefox OS



Ubuntu Phone va avanti per la sua strada, mentre Sailfish OS e Firefox OS sembrano dormienti...

Partendo proprio da jolla, siamo venuti a conoscenza della assunzione di un nuovo community manager e che il progetto turing phone sembra in qualche modo procedere (con molta calma e tante difficoltà). Personalmente non so proprio che pensare: la possibilità che il tutto sia poco più di una bufala è ancora troppo grande per non poter essere tenuta in considerazione. Staremo a vedere...

La community continua con la propria opera di porting dell'OS su device Android: moto g (2nd gen), nexus 4galaxy tab21+ x e fairphone 2. E c'è chi ha creato un client per master password.

Ma la cosa che non capisco è: che cosa sta combinando la start-up finlandese?

Non è una critica o altro: è una domanda sincera. Non viene rilasciato un update di Sailfish OS (la mia anteprima della versione 2.x) per lo jolla (le mie considerazioni dopo un anno di uso) da settimane, e non ci sono informazioni su roadmap o altro.

Non so davvero sinceramente cosa pensare.



Al contrario, di mozilla sappiamo benissimo che sta virando completamente verso la community il progetto B2G per chiudere definitivamente la parentesi Firefox OS nel mondo mobile. E quindi il fatto che da settimane non ci sia alcun aggiornamento per il flame (le mie considerazioni dopo un anno d'uso) non stupisce più di tanto.

Qui lo so bene cosa pensare: che peccato :\



Oneplus One & Cyanogen OS/MOD



Grandi novità invece per il oneplus one (le mie considerazioni dopo un anno): cyanogen.inc ha finalmente rilasciato la versione 13 di CyanogenOS (ZNH0EAS26M) per il phablet della start-up cinese, che ha portato in dote Android 6.0.1 Marshmallow (e perfino già le patch di maggio!).

Purtroppo l'aggiornamento non contiene ancora le MODS, che arriveranno con una futura versione 13.1. Ci sarà da attendere per capire come funzioneranno e cosa permetteranno di fare.
E visto che, come saprete, io il dispositivo non è in più in mio possesso da tempo, posso solo riportarvi le impressioni di chi il nuovo firmware lo ha già provato.



Amazon Fire



Ancora una volta, a chiudere la puntata è il piccolo tablet low-cost del gigante dell'e-commerce, il fire (la mia recensione).

Dopo aver rilasciato recentemente un nuovo firmware, amazon ha deciso di ingrandire la famiglia con tre varianti di colore ed un nuovo taglio di memoria: 16GB. Il tablet è stato un successo per l'azienda, che ha deciso quindi di spingerne nuovamente le vendite con varianti per tutti i gusti.

In Italia la versione da 16GB (con offerte pubblicitarie annesse) viene venduta a 69€. Non male davvero.


E questa era l'ultima notizia del giorno.
A presto!